È passato un lustro dall’approvazione della legge sui “fallimenti immobiliari” e del decreto attuativo che ha dato le gambe alla legge per muoversi, decretata l’obbligatorietà per il costruttore di garantire l’acquirente (promissario) delle somme versate, definite le parti, i ruoli e le relazioni, istituito un fondo di solidarietà per le vittime dei crack immobiliari… detto tutto questo… a cinque anni di distanza ci auguriamo la fine delle “cazzuole dai facili costumi” di cui raccontiamo più avanti la storia e che nulla hanno a che fare con i costruttori e gli immobiliaristi virtuosi, che hanno un solo torto, quale?!
Allora persero una grande occasione. Avrebbero dovuto essere loro per primi a proporre e istituire un fondo di solidarietà per le vittime dei fallimenti immobiliari, perché?! Ma perché, oltre che scandaloso, questo fenomeno era ed è screditante per la categoria, i crack erano e sono annunciati - oggi forse più per la crisi economica - e rappresentano una parte così esigua nella compravendita immobiliare, l’1%, da poter essere tacitata attraverso un’autotassazione annua pro capite di piccola entità pari a 10/20.000 euro.
Quale effetto avrebbe sortito oggi, con un’offerta che supera la domanda?!La miglior campagna istituzionale possibile per la categoria dei costruttori e/o immobiliaristi italiani, che avrebbe cambiato la percezione mentale, nell’immaginario collettivo, dell’attività dell’operatore, troppo spesso associata - con motivazioni ideologiche - e strumentalizzata demagogicamente quale “speculatore”, “palazzinaro”, “razza padrona”…
Un’occasione persa! Questa legge fa giustamente ordine in materia e mette in discussione, nell’operazione immobiliare, i ricavi “netti” e quelli “sommersi” del singolo operatore, a meno che non venga elusa o resa inefficace dal costruttore ma anche dal promissario acquirente per motivi di opportunità economica. Opportunità che contrastano con gli interessi dello Stato e dei governi che devono “fare cassa”.
Oggi, con la crisi del sistema, si sarebbe costruito nei territori un’immagine qualificante e un appeal trasparente che avrebbe potuto anche muovere il mercato. Gli operatori si dibattono in una crisi nera, ma l’associazione di categoria Ance non pare rispondere ai bisogni dei piccoli e medi imprenditori che sono il nucleo maggioritario del comparto. L’Ance così manca di rappresentanza, schiacciata sulle posizioni del governo, con mille annunci barricaderi e nessuna azione programmatica che costituisca un nuovo sistema. Nel frattempo stanno cambiando rapidamente filosofie abitative e metodologie costruttive; avanzano finalmente parole d’ordine responsabili come “zero consumo del suolo”, ecosostenibilità ambientale ed Industria dell’Abitare. Raccogliere la sfida, comprendere la complessità delle trasformazioni in atto, aprire il dialogo con l’intera filiera, dare risposte forti e coraggiose è ormai un imperativo categorico.
In cinque anni è cambiato il mondo, la recessione è galoppante, ma l’immobiliare resta la miglior forma d’investimento per chiunque, a qualunque latitudine, se si ha il denaro per poterlo fare e il maggior numero di informazioni, oneste intellettualmente, per poter scegliere. Per cui se vogliamo far ripartire l’economia senza “consumare altro suolo”, valorizzando il territorio e le identità, non dobbiamo dimenticare i “circoli viziosi” del passato.
Continua a leggere su
HOUSE living and business
mercoledì, aprile 14, 2010
Giocare alla lotteria e vincere un'abitazione!!!!!!!!!!!!
La lotteria degli immobili: compro un biglietto e vinco una casa. Non è un sogno, un’illusione, uno scherzo. È l’ultima trovata, vera, degli immobiliaristi. A oggi, però, solo austriaci perché in Italia il gioco d’azzardo è vietato - la legislazione italiana permette il gioco, le scommesse e le lotterie solo se svolte in modo autorizzato dall’autorità pubblica. L’eco di questa interessante iniziativa ha varcato il confine e ha raggiunto anche il nostro paese, tanto che c’è qualcuno che sta pensando a come realizzarla abbattendo il muro burocratico. Andiamo con ordine.
La fortuna bussa alle porte dell’Austria - Era l’inizio del 2009 e il mondo immobiliare austriaco ha aguzzato l’ingegno e ha inventato una lotteria per smuovere il mercato degli immobili e venire incontro a chi ha pochi soldi in banca. L’idea è venuta alla signora Traude Daniel - la prima in Austria a dare il là alle lotterie degli immobili - che non riuscendo a piazzare sul mercato la propria abitazione ha organizzato una riffa. Primo premio: una villa di 406 metri quadri vicino al lago Woerthersee, uno dei punti più suggestivi della Carinzia. Una casa da sogno che, fortuna permettendo, costava solo 99 euro: questo era infatti il prezzo del biglietto. La sorte ha baciato il cinquantenne Walter Egger, che ha ricevuto la lieta novella mentre si trovava sulla poltrona del dentista; insieme a lui, però, è saltata dalla gioia anche l’ex proprietaria che non solo non è stata costretta a svendere l’immobile ma ha ottenuto un guadagno superiore al valore: infatti ha venduto on line 9.999 biglietti, per lei quindi un bel gruzzoletto di 989.901 euro, tasse incluse (i biglietti sono andati a ruba tanto che sul suo conto corrente sono arrivati anche 500mila euro in più del tetto stabilito, poi restituiti ai partecipanti esclusi dall’estrazione).
La storia di Traude e Egger è stata presto emulata dal mondo immobiliare austriaco, tanto che oggi d’Oltralpe la lotteria degli immobili è ormai una moda, amata soprattutto dallo Stato - in Austria infatti in gioco d’azzardo è tassato del 12%.
Italia, il Senatore e il Ministro -
... continua a leggere su
HOUSE living and business
La fortuna bussa alle porte dell’Austria - Era l’inizio del 2009 e il mondo immobiliare austriaco ha aguzzato l’ingegno e ha inventato una lotteria per smuovere il mercato degli immobili e venire incontro a chi ha pochi soldi in banca. L’idea è venuta alla signora Traude Daniel - la prima in Austria a dare il là alle lotterie degli immobili - che non riuscendo a piazzare sul mercato la propria abitazione ha organizzato una riffa. Primo premio: una villa di 406 metri quadri vicino al lago Woerthersee, uno dei punti più suggestivi della Carinzia. Una casa da sogno che, fortuna permettendo, costava solo 99 euro: questo era infatti il prezzo del biglietto. La sorte ha baciato il cinquantenne Walter Egger, che ha ricevuto la lieta novella mentre si trovava sulla poltrona del dentista; insieme a lui, però, è saltata dalla gioia anche l’ex proprietaria che non solo non è stata costretta a svendere l’immobile ma ha ottenuto un guadagno superiore al valore: infatti ha venduto on line 9.999 biglietti, per lei quindi un bel gruzzoletto di 989.901 euro, tasse incluse (i biglietti sono andati a ruba tanto che sul suo conto corrente sono arrivati anche 500mila euro in più del tetto stabilito, poi restituiti ai partecipanti esclusi dall’estrazione).
La storia di Traude e Egger è stata presto emulata dal mondo immobiliare austriaco, tanto che oggi d’Oltralpe la lotteria degli immobili è ormai una moda, amata soprattutto dallo Stato - in Austria infatti in gioco d’azzardo è tassato del 12%.
Italia, il Senatore e il Ministro -
... continua a leggere su
HOUSE living and business
martedì, aprile 13, 2010
Ecohousing Art: i work in progress sono iniziati!!!!!!
Il Concorso Ecohousing Art sta entrando finalmente nel vivo: i partecipanti stanno iniziando a pubblicare i work in progress dei loro lavori!!!
La fase demo è on line qui: ecohousing-art.it
Possiamo guardare, commentare, votare e parlare direttamente con i partecipanti!!!
La fase demo è on line qui: ecohousing-art.it
Possiamo guardare, commentare, votare e parlare direttamente con i partecipanti!!!
Etichette:
Concorso Ecohousing Art,
ecohousing art,
work in progress
Iscriviti a:
Post (Atom)