mercoledì, aprile 08, 2009

Terremoto dell'Aquila: la vera prevenzione passa da un'edilizia consapevole. L'Italia è all'avanguardia anche in questo ma nessuno lo sa.


A vedere le immagini di distruzione e tragedia che scorrono sugli schermi delle tv c'è da rimanere allibiti e senza parole: interi quartieri della città dell'Aquila rasi al suolo e completamente distrutti, colpa della forza immane della terra che si è scatenata per soli 20 secondi ma con risultati devastanti, su case e persone.
Malgrado l'intervento immediato della Protezione Civile e del resto della macchina dei soccorsi, che già all'alba aveva raggiunto l'Aquila insieme a Vigili del Fuoco ed esercito, la tragica contabilità dei morti di quello che già annuncia come il più devastante terremoto del nuovo millennio è alta: oltre 250 morti mentre stiamo scrivendo ai quali sono da aggiungere centinaia di dispersi, 1500 feriti e oltre 100mila sfollati.
Una triste tragica conta che già si è ripetuta troppe volte nel nostro paese che purtroppo, per quasi la totalità del suo territorio, è zona ad alto o altissimo rischio sismico.
Un'ovvietà che diventa drammatica evidenza di fronte a questi disastri ma che tutti fingono di dimenticare una volta superata l'emergenza, sfoggiando un senso di fatalità che trascende l'incoscienza.
Allora che fare, verrebbe da dire, sopraffatti dal senso d'impotenza?

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A Torino "L'evoluzione dell'automobile" al confine tra sogno e design


Auto da sogno per scoprire, attraverso il mondo delle quattro ruote, l'evoluzione del gusto e del design.
Un viaggio suggestivo che si dipana attraverso le sale del Museo dell'Auto a Torino Esposizioni, dal 4 aprile al 27 settembre, alla scoperta dei prototipi e i modelli che hanno dettato il gusto di generazioni di italiani, dalla prima guerra mondiale ad oggi.
Fiat, Lancia, Ferrari e Alfa Romeo ma non solo visto che in mostra c'è il meglio del design legato all'auto di tutto il mondo, con l'esposizione di modelli unici in grado di contraddistinguersi per l'eccellenza del design. Il Museo, che aveva chiuso il 2008 con l’allestimento della mostra Dream.
L’auto del futuro, sempre presso Torino Esposizioni, propone questa volta un viaggio nel mondo dell’automobile che illustra l’evoluzione della tecnologia, dello stile e della società, a partire dalla carrozza per arrivare fino alla Formula 1.
Ci sarà di tutto e di più nel padiglione «Giovanni Agnelli», dalle prime carrozze senza cavalli alle vetture da competizione, abbracciando F1 e Rally, Sport Cars e Raids, corse mitiche come la Targa Florio o le Mille Miglia, ai prototipi, alle show cars, ai modelli che hanno reso via via popolare l’automobile, trasformandola da prodotto d’èlite in veicolo di massa...

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Portofino, Saint TRopez e Port Grimaud trasferiti a Dubai


E' indubbiamente molto più di un semplice intervento di pregio, quello che l'architetto Maurilio Citterio, noto nella sfera internazionale del real estate, realizzerà per Dubai dal prossimo settembre. Il progetto commissionatogli dagli Emirati Arabi prevede l'insediamento di una cittadella da 50mila abitanti che riproduca fedelmente tre località europee di massimo prestigio: Portofino, Saint Tropez e Port Grimaud.
La committenza è della società HMM L.L.C. International, nella persona dello sceicco Manea Al Maktoum, la cui idea ambiziosa travalica la semplice imitazione della preziosa località ligure: innamorato della cultura italiana, egli vuole importarne lo stile e l'atmosfera. Cosa che in parte avverrà realmente, se l'intenzione è quella di trasferire nei pressi di Dubai la maggior parte degli esercizi commerciali di Portofino. Citterio stima che solo per l'area ad essa corrispondente vi saranno a disposizione circa 12mila metri quadrati.
Falcon Bay (questo il nome della futura cittadella) si estenderà complessivamente su 3 milioni e 325mila metri quadri...

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Vacanze fai da te: a Pasqua mollo tutto e scopro l'Europa, da 200 euro la settimana.


Indecisi sulla meta delle vacanze di Pasqua? La casa è servita.
Sembra essere infatti questa l'ultima moda dei vacanzieri mordi e fuggi che con pochi soldi da spendere e tanta voglia di viaggiare hanno deciso di optare sull'affitto degli appartamenti, per una settimana o addirittura un week-end, nelle principali capitali europee.
Con il web ogni procedura è semplificata e in pochi minuti ognuno da casa può prenotare la sua vacanza da sogno spendendo poche centinaia di euro.
Stabilita la meta non resta che scegliere con che mezzo raggiungerla, anche in questo caso viene in aiuto il web: treno o aereo, c'è solo l'imbarazzo della scelta e anche in questo caso il biglietto si può prenotare comodamente da casa.
UN APPARTAMENTO A DISPOSIZIONE PER 20 EURO A NOTTE
Qualche esempio? Parigi, la città degli innamorati, è a portata di mano con poco più di 200 euro a settimana (soggiorno per due persone), quando costa un monolocale a Pigalle, anche se esiste la possibilità a seconda dei periodi dell'anno di fermarsi anche per un solo week-end spendendo per due giorni di vacanza poco più che una serata in pizzeria...

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Ex-Alfa di Arese: dalle auto alle lettere. Penati vorrebbe trasferirvi il centro di smistamento di Roserio.


La Fiat chiude i battenti e le ultime 350 tuteblu se ne vanno, al loro posto capannoni trasformati in depositi e sempre meno operai.

Non è questione di destra o sinistra, operaismo o capitalismo, la chiusura di una grande fabbrica non è mai una bella notizia, vi si assiste con lo stesso sconforto e il senso d'impotenza con cui si apprende di un naufragio: il mare che si apre, l'enorme massa di metallo del bastimento che lentamente scompare trascinando con se uomini e mercanzie.
Capita però alle volte che alle navi, come alle persone, non sia riservata una fine definitiva, esistono le secche e o i porti dove invecchiare abbondonate e inutilizzate, con le carcasse che cuociono al sole e si scavano per effetto del vento e della salsedine.
Per i bastimenti è una rarità, per le aree industriali quasi la regola, chi è imprenditore cerca di esserlo fino in fondo e cacciati gli operati e dismesse le linee di produzione c'è da speculare sul recupero dell'area, il che tradotto all'italiana significa riconversione da zona industriale a zona ad uso commerciale o civile.
Un po' quello che sta succedendo all'ex-Alfa di Arese, il grande polo alle porte di Milano nato nel 1961 anche se decisamente sotto una cattiva stella se, dopo aver prodotto Giulia, Alfetta, Giulietta e Alfa 75, nel 2000 ha chiuso i battenti, colpa di un drastico ridimensionamento che ha portato al licenziamento di 14.000 operai, ai quali nel corso degli anni se ne sono aggiunti altri 3.500.
Due milioni e trecentomila metri quadri che dopo il tramonto della grande epopea del biscione (che pure all'interno del grande complesso si era tenuta il proprio centro direzionale e un'officina per il collaudo motori) non hanno goduto vita facile: il rilancio tanto auspicato non si è infatti mai concretizzato...

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Area Falck, dietro le quinte del piano. Dopo il marcia indietro degli arabi il Comune tratta con Banca Intesa e Zunino rilancia su Limitless. Doveva e


Ancora con il fiato sospeso la situazione nell'area Falck, a Sesto San Giovanni, dove da decidere c'è il futuro di un milione di metri quadri, assolutamente strategici vista la vicinanza con Milano.
Se da un lato infatti il Comune dell'hinterland ha confermato a più riprese la volontà di procedere con la riconversione dell'ex-area industriale, dall'altro la procedura è di fatto arenata, almeno finchè una cordata d'imprenditori non sarà disponibile a rilevare l'operazione gestita finora da "Risanamento" che, malgrado il proprio nome, non sembra di godere di buona salute, con oltre 2 miliardi di debito sulle spalle e cinta d'assedio dalle banche che chiedono un rientro immediato.
Fino a poche settimane fa a tenere accese le speranze era stato il preliminare d'acquisto concluso con il fondo arabo, "Limitless", che sembrava interessato a rilevare l'ex-Falck, salvo poi fare un passo indietro al momento della conclusione dell'accordo.
Ad un paio di settimane dalla decisione che aveva creato un mezzo terremoto nell'ambiente finanziario emergono le prime spiegazioni, ufficiose, della decisione del fondo con base a Dubai.
Secondo i bene informati infatti Zunino avrebbe trattato con Limitless con la garanzia di costruire 1 milione e 40mila metri quadrati, peccato però che negli atti forniti agli arabi ci sarebbero 77mila metri quadrati in meno, ovvero 963mila formalmente approvati nel Prg licenziato dal consiglio comunale di Sesto San Giovanni...

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giovedì, aprile 02, 2009

Più dieci milioni. Sono i metri quadrati che sorgeranno a Milano entro il 2015. Ventisei magnifici progetti che rivoluzioneranno la città.


All'ombra della "vecchia" città nasce un nuovo ambiente urbano, oltre dieci milioni di metri quadrati destinati a cambiare, si spera in meglio, lo skyline di Milano.
Uno sviluppo suddiviso in 26 progetti il più significativo dei quali, almeno in termini volumetrici, riguarda la zona di Porta Nuova, dove sulle ceneri dell'ex-fiera sorgerà Milanocity, progetto simbolo dell'Expo2015.
In realtà però sarà la città intera a tramutarsi in cantiere nei prossimi anni, con nuove torri che sorgeranno in Bovisa, la nuova sede della Regione in Bicocca, l'ex area Falck (almeno una volta che si riuscirà a subentrare nel progetto di Zunnino), il nuovo ospedale Niguarda.
Milioni di metri cubi e commesse euromiliardiarie che hanno decretato la discesa in campo delle "archistar": da Massimiliano Fuksas a Dominique Perrault per Fieramilano, il "tridente" Zada Hadid - Arata Isozaki - Daniel Libeskind per Citylife.
Una grandeur in salsa meneghina destinata a manifestarsi anche nel Parco di Adriano, Santa Giulia, il rinnovo dei Navigli, il cantiere Nuovo, Maciachini Center, l'hotel di via Stephenson 110 e l'Ecocity di Villasanta.
Tratto distintivo dei progetti, raccolti anche in una pubblicazione "La grande Milano", promossa da Comune e Camera di Commercio.
A fare da trade d'union tra i vari progetti, oltre allo sviluppo verticale pensato per erodere la minor quantità possibile di suolo, l'attenzione all'ambiente che si declina nel ricorso a fonti di energia rinnovabile...

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Prosegue la caduta libera del mercato immobiliare Usa


Non c'è pace per il mercato immobiliare a stelle e strisce, dove i prezzi delle case, a otto mesi dallo scoppio della bolla speculativa innescata dai mutui sub-prime, continuano a essere in caduta libera.
In particolare l'indice Shiller, che monitora il mercato immobiliare americano, fa registrare un crollo del 19% sul prezzo al metro quadro nei 20 principali centri urbani d'oltreoceano.
Un calo superiore alle ipotesi più pessimistiche espresse dagli osservatori che nei mesi scorsi avevano profetizzato un crollo comunque non superiore al 18%.
In particolare la flessione su base mensile è stata del 2,8%, con picchi di flessione addirittura superiori al 5% in alcune città del centro e West Coast.
In particolare la maglia nera va a Phoenix, dove i prezzi rispetto al dicembre scorso sono precipitati del 5,5%, con l'effetto di poter comprar casa alla metà rispetto al 2006...

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Piano casa, finalmente l'accordo Governo-Regioni


Governo e Regioni hanno raggiunto, nella tarda serata di ieri, l'accordo sul piano casa. Accordo reso possibile dalla proposta unificata della Conferenza delle Regioni, il cui testo è stato steso grazie alla mediazione del Ministro per le Politiche Regionali, Fitto.
I tre punti cardine del piano riguardano: la semplificazione delle procedure edilizie (termine certo e disciplina per rilasciare autorizzazioni e permessi, protocolli più snelli per la Valutazione Ambientale Strategica); l'aumento delle volumetrie fino al 20% realizzabile per le famiglie residenti in case mono e bifamiliari, fino al 35% nel caso di demolizioni le cui ricostruzioni vi utilizzino materiali a impatto ridotto sull'ambiente e rispettino il paesaggio; infine, l'appuntamento per discutere un piano per l'edilizia pubblica rivolta alle fasce meno abbienti. Escluse dal progetto restano naturalmente i centri storici, le aree protette e i condomini.
Il testo passa oggi al vaglio del Consiglio dei Ministri. Superati gli ostacoli maggiori, resta ancora qualche dissidio riguardante l'incisività del decreto: le Regioni premono...

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mercoledì, aprile 01, 2009

Con 99 euro puoi vincere una villa da sogno: lotteria scacciacrisi in Austria


Una volta la chiamavano riffa ed era un termine che evocava piccoli bar di provincia un po' polverosi e dèmodè dove per attirare i clienti e "movimentare" gli incassi si organizzavano estrazioni estemporanee, con in palio caffè, bottiglie di liquore e scatole di cioccolatini.
Adesso con la riffa si può vincere addirittura una villa da sogno, con tanto di enorme parco (caprioli compresi), sauna finlandese, piscina Jacuzzi e giardino invernale.
Strano ma vero accade in Carinzia dove il sogno di aggiudicarsi una supervilla costa "solo" 99 euro, ovvero a quanto viene messo in vendita il biglietto della lotteria che porterà il prossimo 29 maggio all'estrazione del super premio.
La proprietà in questione si trova in Carinzia, la regione più a sud dell'Austria, nel comune di Gallizien, a dieci minuti di auto dal lago di Klopein.
Le dimensioni sono imponenti: 1.389 metri quadrati di superficie complessiva del terreno, 406 metri quadrati abitabili, 22 di garage, tre piani con appartamenti indipendenti , pavimenti in granito e parquet, porte in legno massiccio, due saune e arredamento di lusso...

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Per uscire dalla crisi città policentriche e "green building"


Chi sperava in facili rassicurazioni sarà rimasto senza dubbio deluso: la crisi che ha investito il mercato immobiliare, compreso quello nostrano, promette di essere ancora lunga e se gli operatori vorranno emergere dovranno dotarsi di pazienza e soprattutto nuovi strumenti per saper leggere e interpretare il mercato.
Un messaggio chiaro quello emerso dal convegno "Le nuove architetture: dai sogni ai segni" che si è tenuto oggi a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Mezzanotte, organizzato da Borsa Immobiliare, Urban Land Institute e Progetto Cmr per fare il punto sui temi dell'ecosostenibilità e lo sviluppo urbanistico individuato da molti come la panacea alla crisi immobiliare che ha travolto gli operatori di mezzo mondo.
Architettura e finanza immobiliare mai come in questo caso sembrano spinte da un interesse comune: spingere l'offerta fuori dalle secche della bolla speculativa. Un traguardo non facile nel breve termine, almeno secondo Armando Borghi, professore di Real Estate alla Sda Bocconi, secondo il quale il mercato sarebbe incappato in una delle sue crisi cicliche, appesantita da una serie di passi falsi compiuti nel recente passato, specie oltreoceano...

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