martedì, settembre 30, 2008
L'impresa Mauri-Zaverio compie 80 anni
Per festeggiare, la storica azienda di Desio si “regala” un libro fotografico e una nuova sede
L'ARTE DEL COSTRUIRE: LA MAURI-ZAVERIO COMPIE 80 ANNI
All'interno della nuova sede, il 2 ottobre, un esclusivo evento con l'artista Armando Marrocco attraverso la scultura e le esibizioni d'arpa e pianoforte
Desio, 26/09/08. Verrà inaugurata il prossimo 2 ottobre alle 18.00, in viale dell’Industria 12, la nuova sede istituzionale dell’impresa Mauri-Zaverio, storica azienda edile di Desio.
Un evento importante, per festeggiare l’ottantesimo anniversario dell’impresa, fondata negli Anni 20 da Emilio Mauri e cresciuta fino a diventare oggi una delle più importanti realtà imprenditoriali della Brianza.
Gli 80 anni di storia della Mauri-Zaverio sono raccontati attraverso le pagine di un libro fotografico pubblicato per l'occasione, nel quale, attraverso le immagini dei cantieri e delle architetture, viene ripercorsa anche la storia della città di Desio, in cui l'azienda è nata, e dell’arte del costruire in Brianza.
La storia della Mauri Zaverio, infatti, si intreccia con quella della cittadina brianzola, dove, nel corso dei decenni, ha operato in parallelo sia nel campo industriale che in quello residenziale. Accanto a ville unifamiliari e case in edilizia pubblica, l'impresa Mauri ha realizzato opere di interesse pubblico come la Casa di riposo, parte del sistema fognario, il cinema Corallo, il complesso industriale della Fiat-Autobianchi, la nuova sede del Banco di Desio e, ultima in ordine di tempo ma non per importanza, la piazza principale dedicata a Don Giussani, dove è stato anche edificato l'intervento residenziale de "I Giardini del Porta". Senza dimenticare la Piaggio-Gilera di Arcore.
Il libro fotografico verrà presentato nel corso dell’inaugurazione della nuova sede, all'interno della quale saranno esposte alcune opere di Armando Marrocco, straordinario protagonista dell'arte contemporanea, in un percorso ricco di suggestioni.
"Dal segno al sogno: viaggio nell'incantamento": come l'impresa nel cui capannone si snoda il percorso espositivo, anche Marrocco "costruisce" e trasforma la materia, per farla diventare un sogno vivo e reale. Un viaggio non solo visivo, visto che il pubblico sarà accompagnato nel percorso da musiche d'arpa e pianoforte.
Le opere di Armando Marrocco resteranno esposte all'interno della nuova sede della Mauri Zaverio fino al 4 ottobre.
Alla serata d'inaugurazione saranno presenti Monsignor Elio Burlon e il sindaco di Desio Giampiero Mariani. Interverranno inoltre l'Onorevole Renato Farina, l'Assessore regionale alla Protezione Civile Massimo Ponzoni, il sindaco di Monza Marco Mariani, il sindaco di Seregno Giacinto Mariani, il presidente del Banco di Desio Agostino Gavazzi.
Per informazioni:
Pivetta Partners Srl - Daniela Garbillo/Roberto Canali
Tel. 039 2490038
marketing@pivettapartners.it
Armando Marrocco:
"Dal segno al sogno: viaggio nell'incantamento"
Un percorso espositivo ricco di suggestioni, un viaggio che parte dal tocco, dall'incisione, dalla materia per trasformarsi in immaginazione, fantasia, sogno e incantare lo spettatore.
Le opere in mostra attraversano le diverse espressioni artistiche di Armando Marrocco, dagli inizi negli Anni Sessanta sino a oggi, e sono il frutto delle continue sperimentazioni e commistioni tra diversi stili e materiali che ne hanno caratterizzato le varie fasi.
Tra le opere in mostra: Ego Sum, Ricordi dimenticati, I Guardiani del Tempio, Dimora dello sciamano
Note sull'artista
Armando Marrocco è nato nel 1939 a Galatina (Lecce). Dal 1960 al 1962 insegna scultura all'Istituto Statale di Lecce. Nel 1961 presenta la sua prima personale. Nel 1963 si trasferisce a Milano dove si inserisce nell'ambiente artistico collaborando con architetti e urbanisti. Da alcune attenzioni classiche la sua ricerca si sposta progressivamente verso l'area tecnologica e quindi nel recupero dei materiali e della "poetica" ad essi collegata, fino alle recentissime ambientazioni. Ha partecipato con le sue opere a rassegne e personali in tutta Europa e diverse sue sculture fanno parte dell'iconografia di importanti chiese e luoghi di culto in Italia e nella Città del Vaticano.
Ego Sum (resina, cm 260x183x40, 2006), una delle opere di Armando Marrocco in mostra a Desio dal 2 al 4 ottobre
SCHEDA EVENTO
"Dal segno al sogno: viaggio nell'incantamento"
Inaugurazione: Giovedì 2 ottobre, 18.00 - 21.00 - Viale dell'Industria 12 - Desio
La mostra delle opere di Armando Marrocco proseguirà nelle giornate di venerdì 3 e sabato 4 ottobre, dalle 9 alle 18.
L'ingresso alla mostra è gratuito.
Visitate il sito www.quicasa.it
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giovedì, settembre 11, 2008
Mutui: quante variabili?
Il mercato dei mutui offre una moltitudine di prodotti che si differenziano per la composizione della rata, cioè se variabile o fissa, per lo spread deciso dall'istituto di credito e per la durata del rimborso del finanziamento.
Una delle variabili da valutare è sicuramente il piano di ammortamento, cioè quella parte del contratto nella quale il cliente e la banca si accordano sulla formula matematica da utilizzare per definire le rate periodiche che dovranno essere pagate per rimborsare il capitale e gli interessi che su questo capitale sono maturati. Esistono diverse tipologie di piani di ammortamento.
Il più "comune" è quello francese, nel quale la rata è costante, uniforme nel tempo. All'inizio del rimborso la rata è composta da una quota interessi più alta della quota capitale, ma il mix tra le due si modifica con il tempo: la quota interessi cala e via via cresce quella capitale. Nell'ammortamento all'italiana invece la quota capitale è costante e varia la quota interessi.
Meno conosciuti sono l'ammortamento americano e quello tedesco.
Il primo prevede due voci: infatti il rimborso degli interessi e quello del capitale sono distinti. Si hanno così due tassi, uno per gli interessi sul capitale (la quota capitale resta invariata per tutta la durata dell'ammortamento) e uno associato alla remunerazione di un piano di accumulo con il quale il cliente crea un fondo che sarà utilizzato per ripagare il capitale iniziale.
Il secondo invece è un ammortamento con interessi anticipati: all'inizio si pagano rate composte solo di interessi e in seguito si paga il capitale.
Stefano Pulici
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Una delle variabili da valutare è sicuramente il piano di ammortamento, cioè quella parte del contratto nella quale il cliente e la banca si accordano sulla formula matematica da utilizzare per definire le rate periodiche che dovranno essere pagate per rimborsare il capitale e gli interessi che su questo capitale sono maturati. Esistono diverse tipologie di piani di ammortamento.
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Meno conosciuti sono l'ammortamento americano e quello tedesco.
Il primo prevede due voci: infatti il rimborso degli interessi e quello del capitale sono distinti. Si hanno così due tassi, uno per gli interessi sul capitale (la quota capitale resta invariata per tutta la durata dell'ammortamento) e uno associato alla remunerazione di un piano di accumulo con il quale il cliente crea un fondo che sarà utilizzato per ripagare il capitale iniziale.
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Stefano Pulici
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Dopo asta: come è tassato il decreto?
Caro direttore
A seguito di un’asta giudiziaria una persona fisica è rimasta aggiudicataria di una casa per una civile abitazione, il cui esecutato era una persona fisica. Il decreto di trasferimento potrà essere tassato tenendo conto del valore catastale e non di quello di aggiudicazione?
Il meccanismo cui allude il lettore consiste, come noto, nella possibilità, prevista dalla Finanziaria del 2006, di assolvere - su richiesta della parte acquirente resa al notaio - le imposte di registro, ipotecaria e catastale con riferimento al valore catastale dell'immobile 'rivalutato' secondo determinati moltiplicatori e coefficienti, quando sia oggetto di cessione a favore di persone fisiche che non agiscano nell'esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, ed abbia caratteristiche di immobile ad uso abitativo e relative pertinenze.
Tale particolare modalità di definizione della base imponibile è stata introdotta dal legislatore per contrastare il fenomeno della occultazione degli effettivi corrispettivi e/o valori da dichiarare negli atti negoziali, e per consentire nel contempo la emersione dei reali valori di mercato degli immobili.
Di guisa che il meccanismo illustrato risulta incongruo rispetto agli atti giudiziari in generale e comunque rispetto ad atti e provvedimenti (come quello di cui al caso prospettato) che presuppongono l'esperimento di gare ed aste pubbliche o che sono perfezionati o emanati in sede di espropriazione forzata.
Ciò in quanto non è di fatto concepibile in riferimento ad essi che possa mai darsi luogo ad una sottoesposizione di corrispettivi e/o di valori rispetto a quelli reali, in considerazione della trasparenza e della garanzia di autenticità di tutti i segmenti in cui quei procedimenti si articolano.
In particolare poi nei procedimenti di espropriazione forzata immobiliare le imposte trovano applicazione rispetto ad un 'prezzo di aggiudicazione', e non già ad un 'valore' (come invece richiesto per il meccanismo accennato). Di questo si trova conferma anche nelle risoluzioni dell'Agenzia delle Entrate del 17/5/2007 n. 102/E e del 1°/6/2007 n. 121.
a cura di “Comprar casa senza rischi”
Associazione di notai
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A seguito di un’asta giudiziaria una persona fisica è rimasta aggiudicataria di una casa per una civile abitazione, il cui esecutato era una persona fisica. Il decreto di trasferimento potrà essere tassato tenendo conto del valore catastale e non di quello di aggiudicazione?
Il meccanismo cui allude il lettore consiste, come noto, nella possibilità, prevista dalla Finanziaria del 2006, di assolvere - su richiesta della parte acquirente resa al notaio - le imposte di registro, ipotecaria e catastale con riferimento al valore catastale dell'immobile 'rivalutato' secondo determinati moltiplicatori e coefficienti, quando sia oggetto di cessione a favore di persone fisiche che non agiscano nell'esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, ed abbia caratteristiche di immobile ad uso abitativo e relative pertinenze.
Tale particolare modalità di definizione della base imponibile è stata introdotta dal legislatore per contrastare il fenomeno della occultazione degli effettivi corrispettivi e/o valori da dichiarare negli atti negoziali, e per consentire nel contempo la emersione dei reali valori di mercato degli immobili.
Di guisa che il meccanismo illustrato risulta incongruo rispetto agli atti giudiziari in generale e comunque rispetto ad atti e provvedimenti (come quello di cui al caso prospettato) che presuppongono l'esperimento di gare ed aste pubbliche o che sono perfezionati o emanati in sede di espropriazione forzata.
Ciò in quanto non è di fatto concepibile in riferimento ad essi che possa mai darsi luogo ad una sottoesposizione di corrispettivi e/o di valori rispetto a quelli reali, in considerazione della trasparenza e della garanzia di autenticità di tutti i segmenti in cui quei procedimenti si articolano.
In particolare poi nei procedimenti di espropriazione forzata immobiliare le imposte trovano applicazione rispetto ad un 'prezzo di aggiudicazione', e non già ad un 'valore' (come invece richiesto per il meccanismo accennato). Di questo si trova conferma anche nelle risoluzioni dell'Agenzia delle Entrate del 17/5/2007 n. 102/E e del 1°/6/2007 n. 121.
a cura di “Comprar casa senza rischi”
Associazione di notai
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