Ideecostruttive work in progress*2
Dal caos del linguaggio delle idee alla trasparenza
delle scelte condivise sulla cultura dell’abitare.
Mercoledì 23 giugno 2010 ore 18,00Legambiente di Milano (Via G. Vida 7)
Ingresso Libero per accreditarsi inviate una mail a House Company Edizioni
Ne discutono
CLAUDIO DE ALBERTIS Presidente Assimpredil
LORENZO FABIAN Docente di Urbanistica IUAV
ANDREAS KIPAR Presidente Green City Italia
UGO LA PIETRA Architetto, Artista, Designer
GIANNEGIDIO SILVA Presidente Metropolitana di Napoli
CARLO VALTOLINA Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
ANDREA POGGIO Presidente Fondazione Legambiente Innovazione
Nell’occasione sarà presentato il Concorso Nazionale (1a Edizione)
“ECOHOUSING ART - Premio IMMOBILIARE 2011”
Giovanni Pivetta, direttore editoriale HOUSE COMPANY
Greta La Rocca, coordinatrice editoriale
A partire dalla green economy e dall’ecosostenibilità ambientale ci si interroga sul senso dell’abitare. È partito l’11 giugno dalla Triennale di Milano un ciclo d’incontri,
*il laboratorio dell’Industria dell’Abitare, che farà tappa nelle principali città italiane per tutto il 2010 per discutere con i protagonisti, intellettuali - professionisti - imprenditori, sulle trasformazioni delle forme dell’abitare. Con aperture, scambi e contaminazioni tra Energie alternative, Urbanistica, Sociologia, Eco pensiero, Architettura, Design, Edilizia, Costruzioni, Real Estate, Tecnologia, Arte, Arredamento, Cultura verde.
Perché è appena iniziata un’epoca nuova contrassegnata da profondi mutamenti e processi innovativi, in via di sviluppo, che stanno rapidamente trasformando i caratteri prevalenti di concezione urbanistica della città, di un approccio ecologico nella sostenibilità ambientale, di investimento immobiliare, metodologia costruttiva e filosofia abitativa.
Mettiamo l’accento sulla visione dell’ambiente naturale e dell’ambiente costruito come motore di una nuova economia. Diventiamo a livello europeo e internazionale il laboratorio per la ricerca e la realizzazione dell’edificio e della casa ecosostenibile del futuro, dell’innovazione nel design e nell’arredamento per un’ecologica integrazione abitativa.
» Lunedì 5 luglio 2010 Sede 3M ore 18,00
Ideecostruttive work in progress*3
» Mercoledì 14 luglio 2010 Design Library ore 21,00
Ideecostruttive work in progress*4
» Mercoledì 21 luglio 2010 Design Library ore 21,00
Ideecostruttive work in progress*5
* il laboratorio dell’Industria dell’Abitare
mercoledì, giugno 16, 2010
HOUSE, living and business (4) il Web Magazine online per gli abbonati
Dalle ore 19,00 di Lunedì 21 giugno
Per tutti dalle ore 12,00 di Mercoledì 23 giugno
Gli abbonati (iscritti) possono accedere in modalità riservata e leggere in anteprima assoluta il quarto numero di HOUSE, living and business dalle ore 19,00 di Lunedì 21. Dalle ore 12,00 di Mercoledì 23 sarà on line per tutta la rete. (*) Puoi abbonarti e leggerlo in anteprima » Iscrivendoti gratis.
Il Web Magazine settimanale della green economy e dell’Eco pensiero
Architettura, Design, Edilizia, Costruzioni, Real Estate, Tecnologia, Arte, Arredamento, Antiquariato, Cultura verde, Life style, Fiere, Mostre, Libri, Eventi, Convegni, Incontri, Corsi, Workshop gli argomenti della rivista on line edita da House Company Edizioni.
HOUSE, living and business è la rivista dell’Industria dell’Abitare.
Un’innovativo strumento d’informazione, on line dall’8 gennaio 2010, abbinato a IMMOBILIARE, la prima guida italiana all’Industria dell’Abitare (in preparazione)
e ad «ECOHOUSING ART, opere e progetti per abitare gli spazi» 1a edizione del Concorso Nazionale riservato a Junior e Senior artisti, designer, architetti e ingegneri (iscrizioni aperte fino al 30 novembre 2010).
Il sommario del Web Magazine della green economy e dell’Eco pensiero
- ARCHITETTURA
L’architettura sintetica, analitica, estetica e profetica di Gae Aulenti«Le città non sono tutte uguali. I grattacieli possono essere una soluzione, ma non bastano: sotto servono luoghi di socializzazione»
Il new urbanism di Leon Krier « Tradizione non significa medioevo. Gli edifici non devono avere più di tre piani: servono città a misura d’uomo»
La cultura verde del paesaggista Andreas Kipar « Chi costruisce edifici è più avvantaggiato. Noi lavoriamo sul paesaggio, materia incerta, ma espressione della società per garantire un sano sviluppo»
Interviste a 360 gradi sull’architettura di Greta La Rocca e Elisabetta Carli
Ambasz intervista Emilio: «un compendio delle domande che speravo mi facessero e alcune risposte che non avrei mai dovuto dare» di Emilio Ambasz
- DESIGN
«Il designer non è un artista, ma un artigiano al servizio della gente» Toshiyuki Kita e la tecnologia innestata sulla tradizione di Elisabetta Carli
«Il design non deve essere solo funzionale. Mi piace Lapo Elkann: un designer che è andato oltre i limiti tradizionali» Gaetano Pesce e il ruolo commentario del design di Greta La Rocca
- FOTOGRAFIA D’AUTORE
«Le mie opere provocano il pubblico perché io voglio il dibattito», intervista a Francesco Jodice, l’artista dalle passioni noir di Arianna Bassi
- ARTE
Il socialista Filippo Panseca, lo scenografo di Bettino Craxi: dal garofano rosso a Berlusoneide in un cocktail d’arte e politica di Giò Pivetta
- SOCIOLOGIA
Alberto Abruzzese, il riformista radicale non intellettuale: «La doppia natura della rete: espressione di disgregazione e ancòra per i focolai di deriva» di Daniela Paola Aglione
- IMMOBILIARE
Dal Master in Real Estate della Sda Bocconi School of Management, il Direttore Giacomo Morri: «L’immobiliare è un’attività industriale. Per investire, prima bisogna capire se l’immobile troverà un utilizzatore poi se il prezzo è giusto rispetto al valore» di Daniela Paola Aglione
- ENERGIA URBANISTICA
La socio-ingegnere Claudia Bettiol: «In Italia serve una politica energetica. Nel nostro Paese ci sono troppi ambientalisti. La Cina e l’India sono i capi del mondo, noi rischiamo di diventare loro servitori» di Greta La Rocca
- SOCIAL HOUSING
Maurizio De Caro: jazz, cultura e poesia, le rapinate visioni dell’edilizia popolare di Giò Pivetta
- MOSTRE
Il cartellone di giugno 2010 a cura di Cristiana Ceruti
- LIBRI RIVISTE
Vernice fresca in libreria a cura di Daniela Paola Aglione
Per tutti dalle ore 12,00 di Mercoledì 23 giugno
Gli abbonati (iscritti) possono accedere in modalità riservata e leggere in anteprima assoluta il quarto numero di HOUSE, living and business dalle ore 19,00 di Lunedì 21. Dalle ore 12,00 di Mercoledì 23 sarà on line per tutta la rete. (*) Puoi abbonarti e leggerlo in anteprima » Iscrivendoti gratis.
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HOUSE, living and business è la rivista dell’Industria dell’Abitare.
Un’innovativo strumento d’informazione, on line dall’8 gennaio 2010, abbinato a IMMOBILIARE, la prima guida italiana all’Industria dell’Abitare (in preparazione)
e ad «ECOHOUSING ART, opere e progetti per abitare gli spazi» 1a edizione del Concorso Nazionale riservato a Junior e Senior artisti, designer, architetti e ingegneri (iscrizioni aperte fino al 30 novembre 2010).
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L’architettura sintetica, analitica, estetica e profetica di Gae Aulenti«Le città non sono tutte uguali. I grattacieli possono essere una soluzione, ma non bastano: sotto servono luoghi di socializzazione»
Il new urbanism di Leon Krier « Tradizione non significa medioevo. Gli edifici non devono avere più di tre piani: servono città a misura d’uomo»
La cultura verde del paesaggista Andreas Kipar « Chi costruisce edifici è più avvantaggiato. Noi lavoriamo sul paesaggio, materia incerta, ma espressione della società per garantire un sano sviluppo»
Interviste a 360 gradi sull’architettura di Greta La Rocca e Elisabetta Carli
Ambasz intervista Emilio: «un compendio delle domande che speravo mi facessero e alcune risposte che non avrei mai dovuto dare» di Emilio Ambasz
- DESIGN
«Il designer non è un artista, ma un artigiano al servizio della gente» Toshiyuki Kita e la tecnologia innestata sulla tradizione di Elisabetta Carli
«Il design non deve essere solo funzionale. Mi piace Lapo Elkann: un designer che è andato oltre i limiti tradizionali» Gaetano Pesce e il ruolo commentario del design di Greta La Rocca
- FOTOGRAFIA D’AUTORE
«Le mie opere provocano il pubblico perché io voglio il dibattito», intervista a Francesco Jodice, l’artista dalle passioni noir di Arianna Bassi
- ARTE
Il socialista Filippo Panseca, lo scenografo di Bettino Craxi: dal garofano rosso a Berlusoneide in un cocktail d’arte e politica di Giò Pivetta
- SOCIOLOGIA
Alberto Abruzzese, il riformista radicale non intellettuale: «La doppia natura della rete: espressione di disgregazione e ancòra per i focolai di deriva» di Daniela Paola Aglione
- IMMOBILIARE
Dal Master in Real Estate della Sda Bocconi School of Management, il Direttore Giacomo Morri: «L’immobiliare è un’attività industriale. Per investire, prima bisogna capire se l’immobile troverà un utilizzatore poi se il prezzo è giusto rispetto al valore» di Daniela Paola Aglione
- ENERGIA URBANISTICA
La socio-ingegnere Claudia Bettiol: «In Italia serve una politica energetica. Nel nostro Paese ci sono troppi ambientalisti. La Cina e l’India sono i capi del mondo, noi rischiamo di diventare loro servitori» di Greta La Rocca
- SOCIAL HOUSING
Maurizio De Caro: jazz, cultura e poesia, le rapinate visioni dell’edilizia popolare di Giò Pivetta
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Il cartellone di giugno 2010 a cura di Cristiana Ceruti
- LIBRI RIVISTE
Vernice fresca in libreria a cura di Daniela Paola Aglione
sabato, maggio 08, 2010
Solare, come scotta: vento in poppa per il fotovoltaico
Risparmio energetico e opportunità speculative.
Fino al 16 maggio 2010 gli European Solar Day
Sole, calore, energia. Cosa associamo a questa immagine? Una bella giornata all’aperto o un’abbronzatura sulla spiaggia in vacanza… E se invece iniziassimo a pensare ad una bolletta elettrica irrisoria perché frigorifero, TV e lavatrice funzionano con energia proveniente dal sole o addirittura a una piccola somma da spendere dovuta alla vendita della stessa? Ciò accade semplicemente con l’installazione di impianti fotovoltaici che appunto trasformano il sole in elettricità.
Lo sviluppo del solare fotovoltaico, GSE e Conto Energia
Tra le fonti rinnovabili il solare fotovoltaico ha visto tra il 2005 e il 2008 una crescita esponenziale nel mondo intero passando da 5.000 a 15.000 Megawatt. Circa il 75 % della potenza solare è installata in Europa (5.300 MW in Germania e 3.000 in Spagna), in Italia siamo passati da 87 MW nel 2007 a oltre 700 a novembre 2009 e nell’anno in corso si festeggerà il raggiungimento del primo GigaWatt.
Il motivo di una così forte accelerazione sta nell’efficiente sistema di incentivazione adottato, il Conto Energia (www.contoenergia.it) regolato dai decreti interministeriali del 28/07/2005 e del 19/02/2007. I kWh prodotti da impianti fotovoltaici e immessi nella rete elettrica ricevono incentivi che oggi ammontano a circa il triplo del prezzo dell’energia pagato in bolletta. Per confrontare i valori clicca Tariffe GSE
Il ruolo dell’ufficiale pagatore è svolto dal Gestore dei Servizi Elettrici GSE (www.gse.it) che acquista a un prezzo garantito per 20 anni. Naturalmente è necessario presentare al proprio comune una Denuncia di Inizio Attività DIA o richiedere l’autorizzazione edilizia, e bisognerà affidarsi ad un installatore specializzato, ma il risultato finale secondo uno studio di Altroconsumo vale 384 euro risparmiati all’anno. Chi decide di lasciar passare del tempo vedrà riconosciuti incentivi man mano inferiori perché il legislatore ha ragionato sull’abbassamento graduale del costo degli impianti per cui nel giro di venti anni l’elettricità solare raggiungerà il livello di quella convenzionale e nel 2010 dovranno anche essere ridefinite le tariffe per il 2011, attualmente legate ancora al decreto ministeriale del 19/02/2007. Il meccanismo ha funzionato bene e dal 2007 il prezzo all’ingrosso dei moduli fotovoltaici è diminuito significativamente: oggi un impianto di 3kW di picco (l’impianto tipo per le esigenze di una famiglia di 4 persone) installato su un tetto di un edificio costa circa 20.000 euro e necessita di 20 metri quadrati di superficie di installazione. Per l’impianto si calcola una vita media di 20/25 anni, anche se in realtà si ritiene duri almeno 10 anni in più, e produce circa 3.600 kWh di energia. Quindi il tempo di recupero dell’investimento, fino a quando ci saranno gli incentivi 2010, è di circa 11 anni tra risparmio in bolletta e incentivi ottenuti, con il risultato che nei successivi 9 anni l’energia sarà gratis. Da notare che grazie a tecnologie avanzate i pannelli fotovoltaici si possono installare efficacemente anche in condominio e ormai gli apparati si integrano nel costruito molto agevolmente con ottimi risultati anche dal punto di vista estetico.
Continua a leggere su Ecohousing-art.it
Fino al 16 maggio 2010 gli European Solar Day
Sole, calore, energia. Cosa associamo a questa immagine? Una bella giornata all’aperto o un’abbronzatura sulla spiaggia in vacanza… E se invece iniziassimo a pensare ad una bolletta elettrica irrisoria perché frigorifero, TV e lavatrice funzionano con energia proveniente dal sole o addirittura a una piccola somma da spendere dovuta alla vendita della stessa? Ciò accade semplicemente con l’installazione di impianti fotovoltaici che appunto trasformano il sole in elettricità.
Lo sviluppo del solare fotovoltaico, GSE e Conto Energia
Tra le fonti rinnovabili il solare fotovoltaico ha visto tra il 2005 e il 2008 una crescita esponenziale nel mondo intero passando da 5.000 a 15.000 Megawatt. Circa il 75 % della potenza solare è installata in Europa (5.300 MW in Germania e 3.000 in Spagna), in Italia siamo passati da 87 MW nel 2007 a oltre 700 a novembre 2009 e nell’anno in corso si festeggerà il raggiungimento del primo GigaWatt.
Il motivo di una così forte accelerazione sta nell’efficiente sistema di incentivazione adottato, il Conto Energia (www.contoenergia.it) regolato dai decreti interministeriali del 28/07/2005 e del 19/02/2007. I kWh prodotti da impianti fotovoltaici e immessi nella rete elettrica ricevono incentivi che oggi ammontano a circa il triplo del prezzo dell’energia pagato in bolletta. Per confrontare i valori clicca Tariffe GSE
Il ruolo dell’ufficiale pagatore è svolto dal Gestore dei Servizi Elettrici GSE (www.gse.it) che acquista a un prezzo garantito per 20 anni. Naturalmente è necessario presentare al proprio comune una Denuncia di Inizio Attività DIA o richiedere l’autorizzazione edilizia, e bisognerà affidarsi ad un installatore specializzato, ma il risultato finale secondo uno studio di Altroconsumo vale 384 euro risparmiati all’anno. Chi decide di lasciar passare del tempo vedrà riconosciuti incentivi man mano inferiori perché il legislatore ha ragionato sull’abbassamento graduale del costo degli impianti per cui nel giro di venti anni l’elettricità solare raggiungerà il livello di quella convenzionale e nel 2010 dovranno anche essere ridefinite le tariffe per il 2011, attualmente legate ancora al decreto ministeriale del 19/02/2007. Il meccanismo ha funzionato bene e dal 2007 il prezzo all’ingrosso dei moduli fotovoltaici è diminuito significativamente: oggi un impianto di 3kW di picco (l’impianto tipo per le esigenze di una famiglia di 4 persone) installato su un tetto di un edificio costa circa 20.000 euro e necessita di 20 metri quadrati di superficie di installazione. Per l’impianto si calcola una vita media di 20/25 anni, anche se in realtà si ritiene duri almeno 10 anni in più, e produce circa 3.600 kWh di energia. Quindi il tempo di recupero dell’investimento, fino a quando ci saranno gli incentivi 2010, è di circa 11 anni tra risparmio in bolletta e incentivi ottenuti, con il risultato che nei successivi 9 anni l’energia sarà gratis. Da notare che grazie a tecnologie avanzate i pannelli fotovoltaici si possono installare efficacemente anche in condominio e ormai gli apparati si integrano nel costruito molto agevolmente con ottimi risultati anche dal punto di vista estetico.
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mercoledì, aprile 14, 2010
O tempora o mores! Cazzuole dai facili costumi...
È passato un lustro dall’approvazione della legge sui “fallimenti immobiliari” e del decreto attuativo che ha dato le gambe alla legge per muoversi, decretata l’obbligatorietà per il costruttore di garantire l’acquirente (promissario) delle somme versate, definite le parti, i ruoli e le relazioni, istituito un fondo di solidarietà per le vittime dei crack immobiliari… detto tutto questo… a cinque anni di distanza ci auguriamo la fine delle “cazzuole dai facili costumi” di cui raccontiamo più avanti la storia e che nulla hanno a che fare con i costruttori e gli immobiliaristi virtuosi, che hanno un solo torto, quale?!
Allora persero una grande occasione. Avrebbero dovuto essere loro per primi a proporre e istituire un fondo di solidarietà per le vittime dei fallimenti immobiliari, perché?! Ma perché, oltre che scandaloso, questo fenomeno era ed è screditante per la categoria, i crack erano e sono annunciati - oggi forse più per la crisi economica - e rappresentano una parte così esigua nella compravendita immobiliare, l’1%, da poter essere tacitata attraverso un’autotassazione annua pro capite di piccola entità pari a 10/20.000 euro.
Quale effetto avrebbe sortito oggi, con un’offerta che supera la domanda?!La miglior campagna istituzionale possibile per la categoria dei costruttori e/o immobiliaristi italiani, che avrebbe cambiato la percezione mentale, nell’immaginario collettivo, dell’attività dell’operatore, troppo spesso associata - con motivazioni ideologiche - e strumentalizzata demagogicamente quale “speculatore”, “palazzinaro”, “razza padrona”…
Un’occasione persa! Questa legge fa giustamente ordine in materia e mette in discussione, nell’operazione immobiliare, i ricavi “netti” e quelli “sommersi” del singolo operatore, a meno che non venga elusa o resa inefficace dal costruttore ma anche dal promissario acquirente per motivi di opportunità economica. Opportunità che contrastano con gli interessi dello Stato e dei governi che devono “fare cassa”.
Oggi, con la crisi del sistema, si sarebbe costruito nei territori un’immagine qualificante e un appeal trasparente che avrebbe potuto anche muovere il mercato. Gli operatori si dibattono in una crisi nera, ma l’associazione di categoria Ance non pare rispondere ai bisogni dei piccoli e medi imprenditori che sono il nucleo maggioritario del comparto. L’Ance così manca di rappresentanza, schiacciata sulle posizioni del governo, con mille annunci barricaderi e nessuna azione programmatica che costituisca un nuovo sistema. Nel frattempo stanno cambiando rapidamente filosofie abitative e metodologie costruttive; avanzano finalmente parole d’ordine responsabili come “zero consumo del suolo”, ecosostenibilità ambientale ed Industria dell’Abitare. Raccogliere la sfida, comprendere la complessità delle trasformazioni in atto, aprire il dialogo con l’intera filiera, dare risposte forti e coraggiose è ormai un imperativo categorico.
In cinque anni è cambiato il mondo, la recessione è galoppante, ma l’immobiliare resta la miglior forma d’investimento per chiunque, a qualunque latitudine, se si ha il denaro per poterlo fare e il maggior numero di informazioni, oneste intellettualmente, per poter scegliere. Per cui se vogliamo far ripartire l’economia senza “consumare altro suolo”, valorizzando il territorio e le identità, non dobbiamo dimenticare i “circoli viziosi” del passato.
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HOUSE living and business
Allora persero una grande occasione. Avrebbero dovuto essere loro per primi a proporre e istituire un fondo di solidarietà per le vittime dei fallimenti immobiliari, perché?! Ma perché, oltre che scandaloso, questo fenomeno era ed è screditante per la categoria, i crack erano e sono annunciati - oggi forse più per la crisi economica - e rappresentano una parte così esigua nella compravendita immobiliare, l’1%, da poter essere tacitata attraverso un’autotassazione annua pro capite di piccola entità pari a 10/20.000 euro.
Quale effetto avrebbe sortito oggi, con un’offerta che supera la domanda?!La miglior campagna istituzionale possibile per la categoria dei costruttori e/o immobiliaristi italiani, che avrebbe cambiato la percezione mentale, nell’immaginario collettivo, dell’attività dell’operatore, troppo spesso associata - con motivazioni ideologiche - e strumentalizzata demagogicamente quale “speculatore”, “palazzinaro”, “razza padrona”…
Un’occasione persa! Questa legge fa giustamente ordine in materia e mette in discussione, nell’operazione immobiliare, i ricavi “netti” e quelli “sommersi” del singolo operatore, a meno che non venga elusa o resa inefficace dal costruttore ma anche dal promissario acquirente per motivi di opportunità economica. Opportunità che contrastano con gli interessi dello Stato e dei governi che devono “fare cassa”.
Oggi, con la crisi del sistema, si sarebbe costruito nei territori un’immagine qualificante e un appeal trasparente che avrebbe potuto anche muovere il mercato. Gli operatori si dibattono in una crisi nera, ma l’associazione di categoria Ance non pare rispondere ai bisogni dei piccoli e medi imprenditori che sono il nucleo maggioritario del comparto. L’Ance così manca di rappresentanza, schiacciata sulle posizioni del governo, con mille annunci barricaderi e nessuna azione programmatica che costituisca un nuovo sistema. Nel frattempo stanno cambiando rapidamente filosofie abitative e metodologie costruttive; avanzano finalmente parole d’ordine responsabili come “zero consumo del suolo”, ecosostenibilità ambientale ed Industria dell’Abitare. Raccogliere la sfida, comprendere la complessità delle trasformazioni in atto, aprire il dialogo con l’intera filiera, dare risposte forti e coraggiose è ormai un imperativo categorico.
In cinque anni è cambiato il mondo, la recessione è galoppante, ma l’immobiliare resta la miglior forma d’investimento per chiunque, a qualunque latitudine, se si ha il denaro per poterlo fare e il maggior numero di informazioni, oneste intellettualmente, per poter scegliere. Per cui se vogliamo far ripartire l’economia senza “consumare altro suolo”, valorizzando il territorio e le identità, non dobbiamo dimenticare i “circoli viziosi” del passato.
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HOUSE living and business
Giocare alla lotteria e vincere un'abitazione!!!!!!!!!!!!
La lotteria degli immobili: compro un biglietto e vinco una casa. Non è un sogno, un’illusione, uno scherzo. È l’ultima trovata, vera, degli immobiliaristi. A oggi, però, solo austriaci perché in Italia il gioco d’azzardo è vietato - la legislazione italiana permette il gioco, le scommesse e le lotterie solo se svolte in modo autorizzato dall’autorità pubblica. L’eco di questa interessante iniziativa ha varcato il confine e ha raggiunto anche il nostro paese, tanto che c’è qualcuno che sta pensando a come realizzarla abbattendo il muro burocratico. Andiamo con ordine.
La fortuna bussa alle porte dell’Austria - Era l’inizio del 2009 e il mondo immobiliare austriaco ha aguzzato l’ingegno e ha inventato una lotteria per smuovere il mercato degli immobili e venire incontro a chi ha pochi soldi in banca. L’idea è venuta alla signora Traude Daniel - la prima in Austria a dare il là alle lotterie degli immobili - che non riuscendo a piazzare sul mercato la propria abitazione ha organizzato una riffa. Primo premio: una villa di 406 metri quadri vicino al lago Woerthersee, uno dei punti più suggestivi della Carinzia. Una casa da sogno che, fortuna permettendo, costava solo 99 euro: questo era infatti il prezzo del biglietto. La sorte ha baciato il cinquantenne Walter Egger, che ha ricevuto la lieta novella mentre si trovava sulla poltrona del dentista; insieme a lui, però, è saltata dalla gioia anche l’ex proprietaria che non solo non è stata costretta a svendere l’immobile ma ha ottenuto un guadagno superiore al valore: infatti ha venduto on line 9.999 biglietti, per lei quindi un bel gruzzoletto di 989.901 euro, tasse incluse (i biglietti sono andati a ruba tanto che sul suo conto corrente sono arrivati anche 500mila euro in più del tetto stabilito, poi restituiti ai partecipanti esclusi dall’estrazione).
La storia di Traude e Egger è stata presto emulata dal mondo immobiliare austriaco, tanto che oggi d’Oltralpe la lotteria degli immobili è ormai una moda, amata soprattutto dallo Stato - in Austria infatti in gioco d’azzardo è tassato del 12%.
Italia, il Senatore e il Ministro -
... continua a leggere su
HOUSE living and business
La fortuna bussa alle porte dell’Austria - Era l’inizio del 2009 e il mondo immobiliare austriaco ha aguzzato l’ingegno e ha inventato una lotteria per smuovere il mercato degli immobili e venire incontro a chi ha pochi soldi in banca. L’idea è venuta alla signora Traude Daniel - la prima in Austria a dare il là alle lotterie degli immobili - che non riuscendo a piazzare sul mercato la propria abitazione ha organizzato una riffa. Primo premio: una villa di 406 metri quadri vicino al lago Woerthersee, uno dei punti più suggestivi della Carinzia. Una casa da sogno che, fortuna permettendo, costava solo 99 euro: questo era infatti il prezzo del biglietto. La sorte ha baciato il cinquantenne Walter Egger, che ha ricevuto la lieta novella mentre si trovava sulla poltrona del dentista; insieme a lui, però, è saltata dalla gioia anche l’ex proprietaria che non solo non è stata costretta a svendere l’immobile ma ha ottenuto un guadagno superiore al valore: infatti ha venduto on line 9.999 biglietti, per lei quindi un bel gruzzoletto di 989.901 euro, tasse incluse (i biglietti sono andati a ruba tanto che sul suo conto corrente sono arrivati anche 500mila euro in più del tetto stabilito, poi restituiti ai partecipanti esclusi dall’estrazione).
La storia di Traude e Egger è stata presto emulata dal mondo immobiliare austriaco, tanto che oggi d’Oltralpe la lotteria degli immobili è ormai una moda, amata soprattutto dallo Stato - in Austria infatti in gioco d’azzardo è tassato del 12%.
Italia, il Senatore e il Ministro -
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martedì, aprile 13, 2010
Ecohousing Art: i work in progress sono iniziati!!!!!!
Il Concorso Ecohousing Art sta entrando finalmente nel vivo: i partecipanti stanno iniziando a pubblicare i work in progress dei loro lavori!!!
La fase demo è on line qui: ecohousing-art.it
Possiamo guardare, commentare, votare e parlare direttamente con i partecipanti!!!
La fase demo è on line qui: ecohousing-art.it
Possiamo guardare, commentare, votare e parlare direttamente con i partecipanti!!!
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