martedì, marzo 14, 2006

Berlusconi fa il cinema a Milano


Una cerimonia in pompa magna per l'inaugurazione dei lavori per la Città del cinema lombardo, che nascerà nell’area dell’ex Manifattura tabacchi a Milano.
Presenti il premier Berlusconi, il vicepremier e ministro dell’Economia Tremonti, il leader della Lega Bossi, Bobo Maroni, il presidente della Regione Formigoni, il sindaco Albertini e diversi consiglieri e assessori regionali. In un’area di 80.000 metri quadrati nasceranno un centro sperimentale di cinematografia, fiction e pubblicità, un polo di conservazione studio e fruizione del patrimonio documentario del '900 milanese e una cittadella per studenti.
“La cinematografia a Milano era aspettata da tanto tempo, adesso la Casa delle Libertà gliel'ha regalata - hanno detto all’unisono Berlusconi e Bossi – È un regalo importante perché potremo raccontare la nostra storia. A parte i posti di lavoro che crea la cinematografia è importante per raccontare la cultura e le idee di un popolo. Questa è una cosa che vedremo nel tempo quanto varrà. E, secondo me, varrà molto”.
“Promuovere il cinema significa innanzitutto valorizzare il nostro capitale più prezioso, quello per il quale la Lombardia è più conosciuta nel mondo: la creatività” ha detto Formigoni alla posa della prima pietra (virtuale) della Città sperimentale di cinematografia.
La formazione è sicuramente il cuore di questo progetto: l'investimento sulla persona, la trasmissione della conoscenza e delle competenze rappresentano l'investimento più importante per lo sviluppo anche in questo settore. Il presidente lombardo ha ricordato che la Regione finanzierà interamente il progetto con 8 milioni di euro.
Questi i peana dei politici. Attori e registi però frenano. Il loro portavoce è il mitico Jerry Calà, il famoso allenatore di Bud Spencer, nel divertentissimo Bomber: “Ma perché il cinema arrivi davvero a Milano, bisognerebbe avere strutture per la produzione. Possiamo augurarci che la scuola sia un primo passo verso un obiettivo più ambizioso”. D’accordo su questo punto Paolo Vari, autore e regista, di “Fame chimica”. “Nella crisi del cinema a Milano c’è una corresponsabilità di pubblico e privato”.
La Città del Cinema, infine, fa parte di un’operazione che sull’area dell’ex Manifattura porterà case sul 50% della superficie e un ipermercato nel restante 20%.

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