mercoledì, marzo 01, 2006
Quanto costa l'atipico
Nell'anno appena trascorso i lavoratori "atipici" interessati ad accendere un mutuo hanno iniziato a trovare diritto di cittadinanza presso le banche italiane. Con qualche prodotto ad hoc e tassi non sempre convenienti. Questo perchè prestare denaro a un Co.co.pro è ovviamente più rischioso rispetto a un lavoratore assunto a tempo indeterminato. E la copertura di questo rischio avviene con la richiesta di interessi più elevati e l'accensione di polizze assicurative. Ma interessi più elevati di quanto? Si prenda come esempio un mutuo di 100mila euro da ripagare in 20 anni. Tra le offerte migliori a tasso fisso per i lavoratori "tradizionali" c'è il 4,82% di Mutuo Arancio e il 4,85% di Banca Woolwich , che per l'atipico offre invece il 5,70%: una maggiorazione del 17,5%. Migliore l'offerta di Banca di Roma, la prima ad accorgersi degli atipici, che propone un tasso fisso sui 20 anni del 5,12%. Discorso simile sul variabile. Tra i migliori c'è ancora Ing con il 3,44% e il 3,49% di UniCredit Banca per la Casa con Basic Web. Contro, per esempio, il 4,69% Ge Money Bank, superiore del 36,3% sul migliore variabile. Ma quanto vale il mercato dei mutui per questa "classe" di lavoratori? La domanda potenziale di lavoratori e immigrati sui mutui casa - tra cinque anni un esercito di almeno 9 milioni di persone - potrebbe garantire in Italia un indotto di 35 miliardi di euro di nuovi flussi cumulati nel periodo 2006-2010. Un numero non da poco, anche se sarebbe opportuno quantificare quanto le banche rischiano in più prestando soldi ai lavoratori atipici. I numeri sembrano dare ragione alle banche stesse. La perdita attesa per i segmenti normali del mercato dei mutui che fanno riferimento a clienti con contratti a tempo indeterminato è pari allo 0,3 per cento. Sugli atipici e gli immigrati questo valore quadruplica all'1,2 per cento. Significa allora che per queste categorie sarebbe giustificato un tasso maggiorato del 300%? Attenzione: il prezzo applicato a un prodotto creditizio ha due componenti: il costo di base del finanziamento, che fa riferimento ai tassi interbancari e che rimane identico per tutti, e poi il costo del credito collegato al rischio implicito. Ebbene, solo parlando di questa ultima componente è giustificato un tasso più elevato. Quindi 4 volte più caro, stando a queste stime. Nel pedigree del buon lavoratore a tempo determinato, qualora questo chiedesse un mutuo, devono esserci poi alcune caratteristiche sulle quali non è possibile derogare: per esempio non superare i 35 anni di età, avere un contratto in essere al momento della richiesta del mutuo e aver lavorato per almeno 18-36 mesi.
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