martedì, agosto 02, 2005

Truffa e condono, abusivi beffati

Era tutto finto. Finti i versamenti, finti i bollettini per le domande di condono, finte persino le date di completamento dei lavori delle costruzioni. Il gip del Tribunale di Napoli ha firmato due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un ingegnere cinquantenne e di un geometra sessantaduenne, accusati di aver truffato il Comune di Pozzuoli e lo Stato falsificando decine di versamenti in conto corrente, allegati alle istanze di sanatoria edilizia. Un’autentica truffa ma anche una beffa per quanti si sono rivolti (sono circa una sessantina) ai due indagati: le domande di condono sono incomplete per la mancanza delle oblazioni. E il Comune, nei prossimi giorni, potrebbe essere costretto a ordinare la demolizione delle opere illegali. I due avevano dato vita, secondo gli inquirenti, a una serie di condoni virtuali, perché in realtà nelle casse comunali non è entrato nulla. Un imbroglio costruito in tavolino con l’aiuto di un computer, una stampante e tanti timbri fasulli.

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