martedì, marzo 24, 2009
Dietro le quinte del "piano casa": opportunità o speculazione?
La crisi incalza e il Governo dopo il bonus sociale e l'aiuto al mondo dell'auto sembra essersi finalmente accorto che il vero volano dell'economia nazionale, e mondiale, è legato a filo doppio con l'industria del mattone.
Nasce dalla semplice constatazione che un euro investito nel mondo delle costruzioni ne rende a stretto giro di posta altri quattro, l'intuizione che per rilanciare a tempo zero la spesa occorra accelerare proprio in questo settore.
Se poi per arrivare al risultato tanto sperato non occorre far altro che solleticare la voglia di realizzo degli italiani, i quali malgrado i peana di verdi e ambientalisti non sono diventati "mattonari" ante litteram ma semplicemente sono alla ricerca di un approdo sicuro per i loro risparmi, è immediatamente intuitivo come l'iniziativa possa avere una possibilità di successo praticamente certa a costo zero per le casse dello Stato.
Fin qui i pro, da soppesare come logico con i contro rappresentati dal rischio di una nuova ondata di cementificazione che potrebbe abbattersi sul Bel Paese.
Molto starà nelle strategie e le contromisure applicate dal Governo, che potrebbe emanare il decreto composto da soli sei articoli già nella giornata di venerdì, e naturalmente nei meccanismi di controllo che saranno quasi sicuramente delegati agli Enti Locali.
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