mercoledì, aprile 01, 2009

Per uscire dalla crisi città policentriche e "green building"


Chi sperava in facili rassicurazioni sarà rimasto senza dubbio deluso: la crisi che ha investito il mercato immobiliare, compreso quello nostrano, promette di essere ancora lunga e se gli operatori vorranno emergere dovranno dotarsi di pazienza e soprattutto nuovi strumenti per saper leggere e interpretare il mercato.
Un messaggio chiaro quello emerso dal convegno "Le nuove architetture: dai sogni ai segni" che si è tenuto oggi a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Mezzanotte, organizzato da Borsa Immobiliare, Urban Land Institute e Progetto Cmr per fare il punto sui temi dell'ecosostenibilità e lo sviluppo urbanistico individuato da molti come la panacea alla crisi immobiliare che ha travolto gli operatori di mezzo mondo.
Architettura e finanza immobiliare mai come in questo caso sembrano spinte da un interesse comune: spingere l'offerta fuori dalle secche della bolla speculativa. Un traguardo non facile nel breve termine, almeno secondo Armando Borghi, professore di Real Estate alla Sda Bocconi, secondo il quale il mercato sarebbe incappato in una delle sue crisi cicliche, appesantita da una serie di passi falsi compiuti nel recente passato, specie oltreoceano...

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