mercoledì, febbraio 01, 2006

Il padrone di "Casa Italia" si finanzia

II ministero dell'Economia ha emesso Patrimonio Uno, il fondo immobiliare pubblico gestito da Bnl Fondi Immobiliari. Banca Intesa, Bnl e Morgan Stanley, le tre banche componenti il fondo costituito formalmente il 30 dicembre, hanno comprato le quote che verranno collocate presso investitori istituzionali nei primi mesi del 2006.
In realtà un piccola pecca c'è: il valore del fondo, 650 milioni di euro, è infatti inferiore alle attese. L'8 novembre, infatti, la commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali aveva avviato un'indagine conoscitiva dalla quale emergeva che il valore del fondo avrebbe dovuto toccare gli 800 milioni. Tenuto conto che l'attivo dichiarato da Bnl Fondi Immobiliari è di 650 milioni, l'equity di 261 milioni e l'indebitamento di 389 milioni, il valore d'apporto degli immobili dovrebbe attestarsi intorno a 522 milioni, decisamente meno rispetto agli 800 milioni auspicati dal Tesoro.
Nel frattempo un’altra cosa importante è stata fatta: con la finalità di trasformare l’Italia in un ottimo gestore di patrimoni, l'Agenzia del Demanio ha realizzato il primo vero censimento puntuale di tutti i beni edificati e non edificati del patrimonio dello Stato, disponibili, a uso governativo e storico-artistici (con età superiore ai 50 anni). Porti, foreste e aeroporti esclusi. Un'operazione enorme - oltre 25mila beni censiti - che ha richiesto tre anni di lavoro. Il censimento dell'Agenzia del Demanio rimuove qualsiasi dubbio sul cosa lo Stato effettivamente possieda: i beni sono ora numerati, catalogati in 17mila schede che ne indicano dimensioni, tipologia, locazione e georeferenza, stato di conservazione, destinazione d’uso. La mappatura prodotta dal Demanio, relativa alle sole amministrazioni centrali, rappresenta dunque il primo grande passo in avanti per consentire allo Stato di procedere nella direzione di un processo virtuoso di valorizzazione, razionalizzazione e alienazione del patrimonio immobiliare.

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