L'Italia batte la Turchia. E non è una partita di calcio. Si tratta della sfida per l'assegnazione dell'Expo del 2015.
Milano si è aggiudicata l'esposizione internazionale a discapito di Smirne, terza città della Turchia. La città meneghina da subito inizia a sentire gli effetti di questa assegnazione: l'Expo cambierà il volto di Milano.
Infatti saranno stanziati 4 miliardi di euro per la realizzazione di nuovi padiglioni alla fiera di Rho-Pero. Tra le costruzioni una torre alta almeno 200 metri che sarà il simbolo della manifestazione: ben al di sopra delle guglie del Duomo, il doppio rispetto al Pirellone.
Farà concorrenza ad altre tre torri che sorgeranno nei vecchi padiglioni della fiera.
Ma la città cambierà il suo volto grazie anche a due itinerari, uno via terra e uno via acqua, che utilizzerà i Navigli, collegando la città al quartiere dell'Expo vero e proprio: 110 ettari, la metà a verde, dove sorgeranno i padiglioni, il grande ponte, il villaggio, e piazza Italia. Nel quartiere delle Varesine, vicino alla stazione Garibaldi, sono previste abitazioni, un grattacielo con uffici, la nuova sede della Regione Lombardia, un centro espositivo e 5 alberghi.
Il nuovo quartiere Santa Giulia, dell’architetto inglese Foster, avrà 1700 alloggi e una promenade commerciale. Molte le strutture previste per accogliere i 29 milioni di turisti attesi per l'evento.
Ma in termini economici che benefici porterà una manifestazione globale? Il maggiore beneficio, stando ai dati della Camera di commercio di Milano, sarà a carico del settore alberghiero e turistico con un incremento previsto attorno al 25%, seguito dal settore immobiliare (15,1%) e quello delle costruzioni (13,5%).
In valore assoluto, però, è dal commercio che si attende il gettito maggiore, con un aumento del fatturato di 14,5 miliardi, quasi 12 miliardi il manifatturiero, oltre 8 miliardi i servizi alle imprese, quasi 4 miliardi le costruzioni, 3,5 miliardi l'immobiliare.
A proposito di immobiliare, quale sarà l'effetto dell'Expo sul mercato degli immobili? I nuovi collegamenti, soprattutto le nuove linee metropolitane comporteranno un apprezzamento degli edifici.
Tutti gli esperti del settore concordano nel dire che l'evento contribuirà ad innalzare il valore degli immobili.
Inizialmente nel biennio 2008-2009 l'effetto Expo manterrà stabili i valori attuali, ma dal 2010-2011 inizierà una rivalutazione del mercato.
Ora le stime sono abbastanza premature ma la maggior fibrillazione dell'immobiliare avverrà negli ultimi due anni a ridosso della manifestazione, grazie anche alla mole di investimenti che arriveranno dall'estero.
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sabato, luglio 19, 2008
Expo 2015: ecco la “nuova” Milano
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