mercoledì, luglio 09, 2008

Mutui: la rata non si fissa

Arrivare a fine mese ultimamente sta diventando una vera e propria impresa per molte famiglie italiane: uno dei principali fattori è l'aumento dei tassi dei mutui.
Varie sono le tipologie di finanziamento. Ma perché gli istituti di credito propongono mutui a rata fissa e tasso e durata variabili? A variare non è la rata, con le immaginabili difficoltà di pagamento in caso di aumento per chi ha stipulato il contratto, ma la durata del mutuo che si allungherà o si abbrevierà di conseguenza alle variazioni di tasso.
Tuttavia pochi sanno che la garanzia della rata bloccata non è assoluta, anche perché di questo dettaglio, peraltro non trascurabile, si fatica a trovare traccia perfino nei fogli informativi degli istituti di credito. Il problema nasce dal fatto che le banche non ammettono in nessun caso la crescita del debito.
Ciò significa che se a causa dell'aumento dei tassi la rata "fissa" non fosse più in grado di rimborsare tutti gli interessi maturati, essa aumenterà comunque.
Altrimenti la conseguenza sarebbe un aumento del debito, peraltro di ben difficile amministrazione, considerato il divieto per le banche di percepire interessi sugli interessi. Alcuni contratti pongono inoltre dei confini all'estensione massima della durata, prevedendo che la rata venga automaticamente adeguata in caso di potenziale superamento del limite.
Insomma la rata è fissa sì, ma solo fino a un certo punto!

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