martedì, luglio 15, 2008

La "selezione naturale" degli immobili


Nel 1859 Charles Darwin elaborò il concetto di selezione naturale: l'insieme dei fattori che determinano la sopravvivenza di alcuni organismi rispetto ad altri, all’interno di una data popolazione.
Tale concetto, giocando con la fantasia, si può traslare anche al mercato immobiliare: infatti ci sono dei fattori che analogamente alle considerazioni del naturalista inglese hanno determinato, o meglio determinano, una sorta di selezione anche per quanto riguarda gli immobili, favorendo il trend positivo di alcuni e diciamo "sfavorendo" alcune tipologie.
Le caratteristiche della domanda immobiliare negli ultimi tempi si è rivelata più selettiva rispetto al passato, con standard qualitativi sempre più elevati.
La richiesta abitativa oggi è alimentata prevalentemente da chi ha necessità di acquistare l’immobile, come prima casa o come casa di sostituzione ovvero “migliorativa”, essendo diminuita la domanda per investimento e quella da parte degli extracomunitari, meno attenta alla qualità dell’immobile.
Proprio l’insieme di questi elementi ha comportato una “selezione naturale” da parte del mercato immobiliare che ha così premiato le abitazioni più vicine alle esigenze degli acquirenti.
Ma quali sono queste esigenze?
Innanzitutto è necessario precisare che quando si parla di qualità non ci si riferisce solamente alle tipologie signorili o di pregio.
Le caratteristiche che hanno facilitato la compravendita negli ultimi mesi del 2007 e nei primi dell'anno in corso sono state e sono la presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai mezzi di trasporto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi (l’esigenza di sfoghi esterni è in crescita) e di riscaldamento autonomo, oltre all’inserimento dell’immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille, la disposizione degli spazi interni.
Ma è emerso anche un altro aspetto di rilievo: l’attenzione allo stato di conservazione dell’immobile.
Infatti nelle grandi città si è registrata una migliore tenuta delle soluzioni ristrutturate o nuove e in parte anche delle tipologie usate ma in buono stato.
Una delle preoccupazioni espresse dai potenziali acquirenti è legata al sostenimento di eventuali spese di ristrutturazione per il timore di non riuscire a quantificarle, in maniera accurata, sia in termini di importo che di durata.

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