sabato, luglio 16, 2005

Cosa dicono a Milano sul mattone che scotta

La bolla e i costi alle stelle "Piero Torretta, presidente di Assimpredil"
La crescita speculativa dei valori immobiliari rappresenta un problema per gli equilibri sociali del Paese. E anche per quelli economici e finanziari. Come ha documentato benissimo l'"Economist" della settimana scorsa, quella della casa è ormai diventata la bolla speculativa più grande della storia.

Una casa, 25 anni di lavoro "QuiCasa, il giornale dei professionisti immobiliari"
25 anni e 350 mesi di stipendio, considerando di non superare il 30% del reddito mensile come rata del mutuo, servono a una famiglia per comprare un appartamento di 70 metri quadrati a Milano.

Riformiamo il settore casa "Piero Borghini, assessore regionale alla casa"
E' necessario che la Regione e i Comuni offrano a tutti gli operatori del settore vecchi e nuovi, profit e non-profit desiderosi di impegnarsi nel settore dell'edilizia a canone moderato e a costi contenuti, oltre alle aree, facilitazioni finanziarie e fiscali adeguate nonché un quadro innovativo in tema di canoni e di accessi. Insomma, ci vuole una svolta riformatrice di 360 gradi. Ma se non la facciamo in Lombardia e a Milano, dove, allora?

I milanesi se la autocostruiscono la casa
Fatti i conti in tasca si scopre l’edilizia fai da te. Se il prezzo medio del mattone ha superato gli otto milioni, del ‘vecchio’ conio, al mq allora la spinta all’autocostruzione diventa un fatto per milanesi e lombardi. Così l’hanno pensata in molti che improvvisandosi muratori e imbianchini alle dirette dipendenze di squadre di professionisti si sono messi a lavorare, nel tempo libero, gratuitamente in cantiere per due anni per costruirsi casa. Vantaggi? Niente mutui, nessuna garanzia da dare alle bance e un risparmio netto del 30/40% sui costi di mercato.

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