martedì, luglio 26, 2005

Questa è casa mia e qui comando io!

Non vi siete ancora accorti che noi proprietari di casa non abbiamo alcuna voce in capitolo? Siamo alla mercé di tutti. Più che proprietari liberi e indipendenti, siamo dei fantocci, dei burattini che devono trottare di qui e di là a rendere conto di quello che facciamo, come lo facciamo. Non abbiamo le palle. Conigli! Ecco cosa siamo. Ci facciamo fregare dagli inquilini come tanti pesci lessi. Non solo dagli inquilini. Anche i nostri amministratori ce lo mettono in quel posto. Prendi per esempio il condominio, sostituto di imposta è diventato e noi, muti e rassegnati, senza fiatare ingoiamo il rospo. E la ripartizione spese? Per anni e annorum abbiamo dovuto sottostare alla 392/78 la quale è ancora vigente. Per ottenere uno sfratto per finita locazione occorrono diversi anni, poco di meno per uno sfratto per morosità. Ci facciamo ridere in faccia dagli inquilini. Hai capito che razza di proprietari siamo. Prendi per esempio i contratti di locazione. Non sei libero di stabilire la durata del contratto a tuo piacimento. Se fai un contratto ad uso abitativo sei vincolato a 4 + 4 anni, oppure devi fare un contratto sotto dettatura dei sindacati di categoria vincolato a 3 + 2 anni. Se invece vuoi fare un contratto ad uso commerciale sei vincolato a 6 + 6 anni e non puoi mandare via l'inquilino al termine del rapporto contrattuale se non gli dai indietro 18 o 21 mensilità a titolo indennità di perdita dell'avviamento. Di più. Il conduttore ha pure il diritto di prelazione in caso di vendita. Significa che se decidi di vendere l'immobile, lo devi prima offrire all'inquilino. Non lo puoi vendere a chi vuoi tu. Anche il potere di decidere a chi vendere ci hanno tolto. Ma quanto siamo fessi. Non c'è mai stata quella libertà di fare un contratto originale, unico, un'opera d'arte con il tuo inquilino. Un contratto di durata 2,5 anni. Eresia! Si vede che ci piace tanto il gesso, il piattume, tutto standardizzato e dettato dall'alto. Noi siamo i padroni e vogliamo comandare noi in casa nostra! Prendi quell'assurda legge che imponeva ai proprietari di casa l'equo canone, prendi quell'altra assurda legge dei patti in deroga che imponeva l'assistenza dei sindacati sui contratti di locazione. Prendi quell'altra assurda legge che ti impediva di sfrattare l'inquilino se non avevi registrato il contratto e pagato ICI e IRPEF. Ma che razza di proprietari siamo se poi non possiamo fare ciò che vogliamo e dobbiamo rendere conto a questo e a quell'altro? Prendi per esempio L'ICI, esproprio surrettizio, si paga l'affitto al Comune. Più che proprietari siamo ospiti in casa nostra, ospiti dello Stato e dei Comuni. Infatti l'ospite non è libero di fare ciò che vuole in casa d'altri. Se vuole fare dei lavori, come rifare il bagno, buttare giù dei muri, costruire una veranda, deve comportarsi da ospite e chiedere il permesso al padrone di casa, quello vero, in questo caso il Comune, presentare domande di autorizzazioni, bolli, Dia, Concessioni, ASL e pagare parcelle ai professionisti e allo Stato. Quando lo Stato decide di espropriarci, ci espropria senza tanti complimenti. Una manciata di soldi di indennizzo e vai in pace. Ma Oh! Dobbiamo essere così fessi? La casa l'abbiamo acquistata con i nostri risparmi, tra mille insidie e difficoltà. L'abbiamo pagata noi. Nessuno ce l'ha regalata. La casa è nostra, vogliamo comandare noi e farne ciò che vogliamo. I padroni siamo noi. Padroni, non zimbelli dello Stato. Da ora in poi, in casa mia, comando io.

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