giovedì, ottobre 09, 2008

L’isolamento dell’involucro edilizio è senza dubbio uno dei più importanti strumenti per ridurre i consumi energetici.
Una casa che disperde poco calore è una casa che possiamo definire efficiente, indipendentemente dalle soluzioni impiantistiche adottate e dall’impiego di fonti energetiche rinnovabili.
Tra i diversi approcci all’isolamento, l’utilizzo di un rivestimento a cappotto, sulla superficie esterna dell’involucro resta il più efficace, poiché consente di annullare con poco sforzo i ponti termici e, più in generale, di correggere eventuali “sviste” di progettazione.
I benefici che il sistema a cappotto offre nella costruzione di nuovi edifici e nel recupero di quelli esistenti possono essere molteplici: vanno dal risparmio energetico, alla protezione delle facciate dagli agenti atmosferici, allo sfruttamento del volano termico delle pareti isolate. Inoltre, si pone l’edificio in condizioni termoigrometriche stazionarie, creando condizioni ottimali, confortevoli e igieniche nei locali interni.
Esistono diversi materiali con cui si possono realizzare gli isolamenti esterni.
Il polistirene espanso sintetizzato, più conosciuto con la sigla EPS, è il materiale più diffuso nei rivestimenti esterni, ma non è l’unico. Sono disponibili in commercio pannelli in lana di roccia, fibra di legno, sughero, calcestruzzo cellulare, etc.
Da quanto abbiamo detto finora possiamo affermare che l’isolamento a cappotto è una “panacea” per il comfort dell’ambiente. E’ pur vero che uno dei problemi strettamente legati all’isolamento dell’involucro edilizio è quello dell’eliminazione dell’umidità che si forma in ambienti chiusi, che può avvenire per convezione o per diffusione.
Nel primo caso il vapore d’acqua viene trasportato mediante flussi d’aria e, di conseguenza, un involucro a tenuta non presenta problemi di questo tipo.
La diffusione di vapor d’acqua avviene invece attraverso l’elemento costruttivo dalla superficie più calda a quella più fredda.
Considerando che un edificio ben isolato non permette l’eliminazione dell’umidità all’interno degli ambienti, e questo è positivo, perché in caso contrario l’umidità esterna potrebbe penetrare all’interno dell’edificio e dar luogo a problemi di condensa interstiziale, occorre predisporre un efficiente ed efficace sistema di ventilazione forzata.
Se l’edificio si trova ad essere in una classe energetica almeno di livello B, la ventilazione sarà dotata di un recuperatore ad alta efficienza che permetterà di recuperare l’energia spesa per il ricambio dell’aria esterna, mantenendo il livello di comfort ambientale inalterato.
Per concludere possiamo evidenziare che l’edilizia moderna può sempre di più realizzare edifici performanti, partendo dall’involucro esterno, rispondendo a pieno a quanto imposto dai regolamenti di Legge sia per l’ottenimento del comfort ambientale che per il risparmio energetico.

il Termotecnico Gianluigi Aurelio Ambrosini
Libero professionista, Società di Progettazione: AB Project S.r.l. La ricerca maturata nei primi anni della sua professione presso un laboratorio di sperimentazioni macchine di un’importante società nel settore della climatizzazione e l’esperienza progettuale ottenuta a capo della Thecnical Engineering Export Department, operante in vari Paesi europei, hanno permesso di costituire con l’attuale suo socio la società di progettazione AB Project S.r.l. in cui un gruppo di professionisti progettano e promuovono soluzioni tecnologiche innovative nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Oggi impegnati nella progettazione impiantistica di diversi edifici in classe energetica A CasaClima/Cened in tutta la Lombardia. AB Project S.r.l., via Bosco Frati 5A, Dalmine (Bg), 035.373239, info@abprojectsrl.it, www.abprojectsrl.it

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