martedì, ottobre 07, 2008

Recuperare l'esistente


Nonostante la sempre maggiore consapevolezza ambientale e la crescente convenienza economica degli interventi finalizzati al risparmio energetico negli edifici, ancora oggi risulta difficile intervenire sulle palazzine e condomini esistenti per migliorarne l’efficienza e quindi i consumi.
La ricerca fornisce anzitutto alcuni dati sul patrimonio edilizio esistente.
Circa il 75% delle abitazioni in Italia è stato costruito prima del 1976, anno in cui per la prima volta fu introdotta una normativa che prescriveva per legge criteri di efficienza energetica negli edifici.
In oltre il 60% delle abitazioni, l’impianto di riscaldamento e quello per l’acqua calda sanitaria risulta integrato (ossia una sola caldaia che produce contemporaneamente l’energia per le due forniture).
Gli usi termici coprono circa l’80% dei consumi energetici totali nel settore residenziale (70% per il riscaldamento degli ambienti ed il 10% per l’acqua sanitaria).
Da questi dati si intuisce che il potenziale risparmio energetico nel settore residenziale (considerando l’aumento negli ultimi periodi dei prezzi del gas e del petrolio), potrebbe essere molto elevato se si adottassero adeguate misure di efficienza.
Da uno studio recente dell’ARPA si è potuto stimare che per la città di Milano il potenziale di risparmio nel settore residenziale oscilla tra il 32% per gli edifici più recenti ed un massimo di oltre il 65% per quelli più datati.
Le misure più convenienti riguardano la sostituzione dei vetri singoli con vetri doppi e serramenti a tenuta con doppia guarnizione, l’isolamento del tetto e la sostituzione della caldaia.
In termini di investimento monetario, un euro investito nella sostituzione dei vetri ne restituisce quattro.
Un euro investito nell’isolamento delle coperture o nella sostituzione della caldaia ne rende due; un euro nella riqualificazione delle facciate con l’applicazione di isolante a cappotto o in impianti solari termici ne restituisce uno e mezzo. Quanto sopra descritto vale per zone climatiche prevalentemente poste a nord.
In altre zone d’Italia più temprate, dove i consumi invernali sono inferiori e cresce la disponibilità di energia solare, gli interventi più convenienti risultano essere l’installazione di impianti solari termici e la sostituzione di vetri e serramenti che comportano una schermatura solare, mentre gli interventi sull’isolamento dei muri e del tetto diventano meno convenienti. Si può dire che oggi abbiamo sia gli strumenti legislativi che proposte tecniche valide per intervenire e risanare edifici esistenti che consumano troppo ed appesantiscono nei costi le finanze di tutti.
Occorre quindi che la sfida a sostegno della certificazione energetica degli edifici sia raccolta da tutti: ne va del nostro futuro.

Il termotecnico Gianluigi Aurelio Ambrosini
Libero professionista, Società di Progettazione: AB Project S.r.l. La ricerca maturata nei primi anni della sua professione presso un laboratorio di sperimentazioni macchine di un’importante società nel settore della climatizzazione e l’esperienza progettuale ottenuta a capo della Thecnical Engineering Export Department, operante in vari Paesi europei, hanno permesso di costituire con l’attuale suo socio la società di progettazione AB Project S.r.l. in cui un gruppo di professionisti progettano e promuovono soluzioni tecnologiche innovative nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Oggi impegnati nella progettazione impiantistica di diversi edifici in classe energetica A CasaClima/Cened in tutta la Lombardia. AB Project S.r.l., via Bosco Frati 5A, Dalmine (Bg), 035.373239, info@abprojectsrl.it, www.abprojectsrl.it

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